Il metodo ABA (insieme al modello TEACCH) è uno dei due dei principali programmi di intervento psicoeducativo utilizzati nell’autismo. Si tratta di un programma volto a insegnare ai genitori e al personale che si occupa del bambino autistico una metodologia atta a bloccare comportamenti inadeguati e aumentare quelli adeguati.
Quali sono le caratteristiche principali di questo programma?
L’ABA, cioè l’analisi applicata del comportamento, usa metodi basati su principi comportamentali al fine di costruire repertori comportamentali utili e ridurre quelli problematici.
Negli anni Settanta, Lovaas e i suoi collaboratori (UCLA) affermarono che l’intervento comportamentale precoce e intensivo eseguito a casa, utilizzando i metodi dell’ABA, può consentire a molti bambini con autismo di arrivare ad avere una vita normale. Lo scopo più importante del metodo è aiutare i bambini a vivere e funzionare in un mondo reale e non in uno artificiale come è un’istituzione; per questo motivo il luogo del trattamento è quello naturale del bambino (casa, scuola) e il modo di intervenire consiste nell’insegnamento, affidato ai genitori e ai parenti.
Le caratteristiche principali sono:
– la programmazione dell’intervento al fine di ampliare il repertorio dei comportamenti adattivi e di controllare quelli disfunzionali (stereotipie, rituali comportamentali, ecc.);
– l’inizio precoce dell’intervento, in genere prima che il bambino abbia compiuto 4 anni. Un programma tardivo è molto meno efficace;
– il trasferimento dell’intervento ai contesti naturali. I progressi sono migliori se tutto l’ambiente diventa educativo. Se, invece, i genitori non sanno quali sono le finalità dei programmi e i risultati raggiunti, vi è il rischio che il bambino regredisca;
– il programma è intensivo, coinvolge il bambino e i suoi genitori in quasi tutti i momenti della giornata. Altre persone (fratelli, amici, studenti o volontari) curano aspetti differenti dell’intervento (ad esempio, gli amici il tempo libero, i fratelli l’autonomia personale, ecc.)